All’inizio fu il diluvio
Quello di una grande onda
distruttrice che spazza via l’umanità è un tema ricorrente in molte culture.
Forse perché è accaduto davvero?
Ra, il dio supremo
degli antichi Egizi, mandò la dea leonessa Sekhmet a punire l’umanità che si
era troppo inorgoglita. Per evitare che la feroce divinità completasse lo
sterminio, Ra sommerse la Terra
di birra mista a ocra rossa: Sekhmet,
scambiandola per sangue se ne ubriacò e pose fine al massacro.
Il diluvio alcolico degli Egizi è
solo il primo di una lunga serie. Sì, perché la maggior parte delle spiegazioni
mitiche sulla fondazione del mondo cominciano da catastrofiche alluvioni che
mettono in pericolo la sopravvivenza degli uomini, spesso salvati dalla
benevolenza di una divinità. per gli storici, però, non si tratta solo di
mitologia. Ma andiamo con ordino.
NELLA BIBBIA. Se il diluvio a noi
più familiare è quello della Bibbia, dove un intraprendente Noè salvava con la
sua arca tutte le specie di animali, va precisato che già i Sumeri nel III
millennio a.C. nel Poema di Atrahasis narravano
di tale Ziusudra sopravvissuto con un’arca al diluvio mandato dagli déi, per
punire la prolificità e l’arroganza della specie umana.
La palma del più antico diluvio
potrebbe aggiudicarsela però quello che ha lasciato la sua traccia, in Iran,
sugli antichi vasi di clorite della civiltà di Jiroft (III millennio a.C), dove
fanno bella mostra di sé arcobaleni e onde giganti. D’altronde c’è chi, tra gli
storici, ha azzardato una data ufficiale della catastrofe: 2348 a .C
Autore | Michelangelo Buonarroti |
---|---|
Data | 1508 circa |
Tecnica | affresco |
Dimensioni | 280×560 cm |
Ubicazione | Cappella Sistina, Musei Vaticani,Città del Vaticano (Roma) |
UNIVERSALE. Tornando a epoche più
recenti, per gli antichi Greci furono Deucalione e Pirra a sopravvivere a un
diluvio, facendo rinascere l’umanità gettandosi alle spalle alcune pietre, “le ossa della madre terra”. E nel resto
del mondo? In India, secondo il poema Shatapatha Brahmana (VIII secolo a.C.) è
un pesce a salvare Manu, una sorta di Adamo della mitologia indù. La Cina dal diluvio universale
sarebbe addirittura sorta la prima dinastia cinese deglli Xia. L’elenco continua
anche oltreoceano: per inativi americani Mi’kmaq la pioggia scrosciante era
costituita dalle lacrime del dio creatore;per gli hopi il mondo fu distrutto
varie volte, e la terza proprio da un diluvio. Anche per gli Aztechi l’ultimo
mondo è finito a causa di un’inondazione universale. E per gli Inca solo due
persone sopravvissero alle acque uscite dal dio creatore Viracocha per
distruggere i giganti. Dunque
Si tratta solo di miti di
fondazioni universali? Niente affatto, a sentire gli storici e gli archeologici
che dicono di aver trovato le prove di una devastante inondazione. Ecco alcune delle ipotesi più accreditate:
Impatto dallo spazio.
Un meteorite colpì la terra e creò un’onda gigantesca. Col semplice
effetto tsunami, secondo i sostenitori più moderati dell’ipotesi. Oppure
provocando effetti più radicali, come
un’accelerazione dell’inversione del magnetismo terrestre e-o dello
scioglimento delle calotte polari. Indiziati principali sarebbero un meteorite
che avrebbe sollevato l’Oceano indiano intorno al 3000 a .C., oppure quello che
generò un presunto cratere nell’Iraq Meridionale datato al 5000 a .C. Per l’archeologo
Leonard Woolley, le tracce di sedimenti trovati a Ur sarebbero la prova storica
del diluvio.
Il lago di Umm al-Binni si trova nelle paludi di al-ʿAmāra nel Sud dell'Iraq, approssimativamente a 45 km a nord-ovest della confluenza tra i fiumi Tigri ed Eufrate.
Attualmente il lago - che ha un diametro all'incirca di 3,4 km - è parzialmente disseccato: per la sua forma e per altri elementi si ritiene che possa essere stato creato da un impatto astronomico avvenuto nella nostra era geologica dell'Olocene.
L’ipotesi cinese.
Secondo alcuni antichi racconti cinesi, tra il 2200 e il 2000 a .C. l’eroe leggendario
Yu fermò l’esondazione del Fiume Giallo e fondò la prima dinastia Xia. Dopo
dieci anni di studi un’équipe di archeologi, antropologi, sismologhi e geologi
sostiene di aver trovato le prove di quella devastante inondazione. Sedimenti,
elementi geologici e ritrovamenti archeologici dimostrerebbero che nelle gole
di Jishi il fiume fu interrotto da un terremoto che innalzò una diga, la quale
generò un lago, che a sua volta, dopo meno di un anno esondò ripristinando il corso
di un fiume, non senza prima aver devastato i territori a valle.
La fine dell’era glaciale.
Il mito del diluvio è il ricordo della fine dell’ultima grande
glaciazione, quando lo scioglimento dei ghiacci innalzò il livello dei mari. Lo
sostiene Robert Ballard, docente di Oceanografia all’Istituto di Oceanografia
dell’Università di Rhode Island e noto archeologo subacqueo: a partire da
12mila anni fa i ghiacci che ricoprivano vaste aeree della Terra iniziarono a
sciogliersi e un’immensa quantità di acqua gonfiò gli oceani. Sarebbe stata
questa la madre di tutte le alluvioni, secondo l’esperto.
Acque amiche-nemiche.
Nei millenni iniziali della civiltà, le prime società dipendevano
dal ciclo dell’acqua: fiumi come il Nilo, il Tigri, l’Eufrate ma anche i
giganti asiatici, fertilizzavano i terreni con le loro alluvioni ricorrenti. Ma
un’inondazione poteva essere tanto devastante quanto un periodo di secca. Gli
uomini quindi da sempre hanno dovuto fare i conti con la forza delle acque,
trasformando quello della “madre di tutte le alluvioni” in un racconto
apotropaico e scaramantico.
La catastrofe del Mar Nero
Tra il 7500 e il 5600 a .C. nelle acque dolci
del Mar Nero si sarebbero riversate quelle salate del Mediterraneo, straripato
oltre il Bosforo. Le sponde dell’antico lago – teatro dello sviluppo
dell’agricoltura – sarebbe state sommerse. Negli anni ’90 geologi della Columbia
University pubblicarono le prove di quella inondazione che avrebbe coinvolto
155 mila km quadrati di territorio. Nel 2004 le analisi dei sedimenti del Mar
Nero hanno rafforzato quest’ipotesi. Il mito del diluvio nasce anche da qui?
Il Mar Nero oggi (blu chiaro) e nel 5600 a.C. (blu scuro) secondo l'ipotesi Ryan-Pitman
L'Ipotesi Ryan-Pitman o dell'inondazione preistorica del Mar Nero è una teoria che propone un'inondazione repentina e catastrofica del Mar Nero da parte di acque provenienti dal Mar Mediterraneo, avvenuta nel 7150 a.C.[1] o nell'8500 a.C.[2]. Secondo questa ipotesi l'evento sarebbe stato ricordato nelle varie mitologiecome il Diluvio universale.
Diversi e numerosi studi scientifici approntati per valutare questa tesi hanno invece osservato come fu il Mar Nero a riversarsi nel Mediterraneo[3], e in maniera tra l'altro non drammatica.
Articolo in gran parte di Aldo
Bacci pubblicato su Focus storia n. 138, altri testi e immagini scaricati da
wikipedia
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