sabato 2 maggio 2020

Hastings Normanni contro Sassoni.

La battaglia di Hastings Normanni contro Sassoni.

Nel 1006 il duca Guglielmo di Normandia invase l’Inghilterra e rovesciò la dinastia sassone che governava il Paese. Qualche anno dopo fu realizzato un arazzo lungo quasi 70 metri le cui immagini raccontano la storia della vittoria normanna nella battaglia di Hastings.

 Battaglia di Hastings.png

Il 14 ottobre 1066 si svolse ad Hastings, una cittadina sulle sponde della Manica, una delle battaglie più importanti della storia inglese. Due settimane prima il duca Guglielmo di Normandia era sbarcato nel Sussex alla testa del suo esercito, che annoverava tra i quattro e i settemila uomini. Il suo obiettivo era il trono d’Inghilterra, che riteneva gli spettasse in quanto erede di Edoardo il Confessore, suo cugino, morto all’inizio dello stesso anno. A succedere al sovrano inglese era stato invece il cognato Aroldo, che si era proclamato re il 6 gennaio. Aroldo tentò di respingere l’invasore nello scontro di Hastings, ma per le sue truppe fu una disfatta. In poche settimane Guglielmo assunse il controllo del Paese e stabilì una solida monarchia dominata dalla nobiltà di origine normanna.


 

Abbazia di Battle, a Battle: la facciata.

Abbazia di Battle: l'epigrafe che ricorda il punto in cui sarebbe morto Aroldo II, re dei Sassoni


Rivali per il trono.

 

1064

Il re d’Inghilterra Edoardo in Confessore nomina suo erede Guglielmo di Normandia.

6-1-1066

Il giorno dopo la morte di Edoardo, suo cognato Aroldo viene proclamato re d’Inghilterra.

14-X-1066

Guglielmo sconfigge Arodl ad Hastings e diventa il nuovo sovrano inglese.

1077

L’arazzo che racconta la battaglia viene esposto durante la consacrazione della cattedrale di Bayeux.

  

la cattedrale di Bayeux l'arazzo commemorativo era destinato a decorare le pareti di questa cattedrale normanna consacrata nel 1077

Un’opera di propaganda. Esiste una fonte eccezionale di informazioni su questo evento epocale: un arazzo conservato presso il museo di Bayeux. Si tratta in realtà di un tessuto ricamato che venne elaborato nel decennio successivo alla battaglia per commemorare l’episodio. Questo capolavoro dell’arte medievale è stato attribuito all’arcivescovo Oddone di Bayeux, fratellastro di Guglielmo, che avrebbe commissionato il tessuto agli artigiani inglesi di Canterbury. A favore di questa teoria c’è il fatto che il primo riferimento scritto all’esistenza dell’arazzo si trova in un inventario dei beni della cattedrale di Bayeux redatto nel 1476. Inoltre il prelato compare in diverse scene, non solo in qualità di sacerdote ma anche di guerriero. Probabilmente l’opera fu realizzata in occasione della consacrazione della cattedrale, avvenuta nel 1077. Secondo un’altra ipotesi, la tela sarebbe stata esposta in vari luoghi della Normandia e dell’Inghilterra a scopo propagandistico, per poi concludere il suo viaggio a Bayeux. Una teoria più recente afferma che sarebbe stato lo stesso Guglielmo a commissionare l’esecuzione al monastero normanno di Saint-Florent, presso il castello di Saumur. In ogni caso, una volta arrivato a Bayeux l’arazzo fu collocato nella navata centrale della cattedrale, a un’altezza dove fosse ben visibile durante la festa delle reliquie che si celebrava il primo luglio. Le reliquie svolgono una funzione molto importante nelle vicende narrate dall’arazzo. Con i suoi circa 70 metri di lunghezza per 0,50 di larghezza, il ricamo rappresenta la conquista dell’Inghilterra da parte dei normanni in 58 scene successive che compongono una sorta di film. Ogni immagine è accompagnata da brevi testi in latino che descrivono l’evento e i personaggi coinvolti. Paradossalmente il vero protagonista non è Guglielmo II il Conquistatore, ma Aroldo, lo sconfitto, che appare molto più frequentemente nell’opera. La storia inizia nel 1064: non avendo eredi, re Edoardo incarica suo cognato Aroldo di recarsi in Normandia per nominare il duca Guglielmo suo legittimo successore. Il viaggio è un susseguirsi di peripezie. Inizialmente Aroldo sbarca sulle coste controllate dal duca Guido di Ponthieu, che lo fa prigioniero e poi o rilascia su ordine di Guglielmo. Quest’ultimo lo accoglie a braccia aperte e lo inviata a unirsi a una spedizione contro i bretoni. Aroldo si dimostra un guerriero valoroso e salva anche dei soldati dalle pericolose sabbie mobili che circondano Mont Saint-Michel, conquistandosi la stima di Guglielmo. Poi giura solennemente sulle reliquie della cattedrale di Bayeux che sosterrà la successione del duca normanno al trono d’Inghilterra. Ma a partire da questa scena il buon cavaliere sassone mostra il suo vero volto e alla morte di Edoardo si proclama re. La reazione di Guglielmo non tarda ad arrivare: il duca prepara la spedizione contro l’Inghilterra, attraversa la Manica e affronta nella battaglia di Hastings l’usurpatore viene ucciso per aver infranto il giuramento.

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immagine di Guglielmo il Conquistatore


 

Una cronaca visiva dell’invasione.

Luogo della battaglia

Le pagine seguenti mostrano alcune delle scene centrali dell’arazzo di Bayeux, scelte tra quasi sessanta che compongono l’intera storia.

Teppich von Bayeux.jpg

Teppich von Bayeux.jpg

 

Aroldo e i suoi uomini cavalcano verso Bosham.

Nel suo palazzo di Londra, il sovrano d’Inghilterra Edoardo discute con Aroldo che nell’immagine dell’arazzo appare in compagnia di un altro personaggio che non è stato identificato, e gli ordina di recarsi dal duca Guglielmo di Normandia per nominarlo successore al trono inglese. La scena seguente illustra il viaggio di Aroldo verso Bosham, sulla costa inglese. Da quella località attraverserà la Manica per raggiungere Guglielmo. Preceduto da un muta di cani, Aroldo ha un falco sull’avambraccio destro ed è in sella a un cavallo nero seguito da vari cavalieri.

Guglielmo riceve Aroldo nel suo palazzo.

Il duca Guglielmo precede Aroldo, che lo segue con il falco sulla mano. Un uomo accoglie i viaggiatori presso la torre  d’ingresso. All’interno del palazzo, Aroldo discute animatamente con il duca Guglielmo che siede in trono con la spada in mano ed è accompagnato da un consigliere. Nella sequenza successiva un ecclesiastico con la caratteristica tonsura tocca sulla guancia una donna situata tra due colonne sormontate da teste di animali. La scena è poco chiara; l’interpretazione comunemente accettata è che si tratti della promessa di matrimonio tra Aroldo e la figlia di Guglielmo Aelfgyva.

Il giuramento e il ritorno di Aroldo.

Aroldo presta giuramento vassallatico al duca Guglielmo nella cattedrale di Bayeux, su due reliquari e davanti a vari testimoni. Questa è la scena centrale dell’arazzo ed è il punto di svolta nell’atteggiamento di Aroldo, che fino a quel momento si è comportato nobilmente ma poi non onorerà la parola data. L’imbarcazione con la vela spiegata conduce Aroldo verso le coste inglesi. Da una torre di guardia un uomo osserva la nave mentre altre quattro persone contemplano da alcune finestrelle il ritorno di Aroldo che al suo arrivo si recherà presso la corte di re Edoardo a Londra.

Incoronazione di Aroldo e passaggio della cometa.

Dopo la morte di re Edoardo in una scena precedente, Aroldo viene meno al giuramento fatto al sovrano inglese e al duca di Normandia e si proclama re d’Inghilterra, seduto in trono con la corona in testa e gli attributi reali in mano. Gli viene anche offerta la spada, simbolo del potere regio. L’incoronazione di Aroldo è seguita da un evento straordinario che viene interpretato come un cattivo auspicio: il passaggio in cielo di una cometa osservata con ammirazione da un gruppo di persone. Alcuni commentatori identificano il corpo celeste con la cometa di Halley.

Il duca Guglielmo attraversa il canale.

Principali avvenimenti della conquista normanna dell'Inghilterra nel 1066

Il duca Guglielmo decide di invadere l’Inghilterra. Dopo la presentazione dei preparativi per l’invasione e dell’organizzazione dell’esercito normanno, c’è una scena di grande movimento dove il duca si dirige verso le navi in sella a un destriero nero seguito da quattro cavalieri. Diverse navi cariche di uomini e cavalli affrontano la traversata, accompagnate da altre più piccole sullo sfondo che creano un effetto prospettico, come dice la scritta in latino, in una sezione successiva dell’arazzo.

La battaglia di Hastings.

Viene qui rappresentato uno dei momenti più feroci della battaglia: “Caddero inglesi e franchi”, dice l’arazzo. I due eserciti sono armati in modo simile, lunga cotta di maglia ed elmo conico con protezione nasale. Sulla sinistra un inglese armato di ascia affronta un cavalieri normanno con lancia e scudo. Al centro c’è un altro scontro analogo, seguito da una scena molto vivace con una vista laterale dei cavalli normanni. La fanteria inglese si difende su una collina dalla carica della cavalleria normanna. Nella frangia inferiore sono rappresentati i cadaveri di uomini e cavalli.  

Il vescovo, il duca e i cavalieri franchi.

In un momento di debolezza delle truppe normanne, il vescovo Oddone incoraggia i soldati più giovani che stanno fuggendo dallo scontro. Con l’obiettivo di porre fine alle voci della sua morte, il duca Guglielmo con il bastone di comando in mano solleva l’elmo per farsi riconoscere dai suoi uomini, uno dei quali lo indica. Rincuorati dalla figura del loro comandante, i soldati franchi si lanciano in una carica decisiva contro la fanteria inglese alla caccia dell’autoproclamato re, Aroldo. Nella frangia inferiore si possono vedere gli arcieri normanni e i corpi mutilati dei combattenti.

La morte di Aroldo.

Aroldo cade colpito da una freccia in un occhio. Secondo alcuni commentatori la rappresentazione della sua morte è suddivisa in tre momenti: l’impatto del dardo, la caduta di Aroldo da cavallo e il suo cadavere per terra. Ormai privo del suo comandante, l’esercito sassone si ritrova allo sbando. I normanni inseguono i fuggitivi inglesi. Nella frangia inferiore appaiono immagini di spoliazione dei nemici uccisi in combattimento. Probabilmente l’arazzo terminava con altre due scene che non si sono conservate, una delle quali rappresentava l’incoronazione di Guglielmo.

 

Le donne misteriose dell'arazzo di Bayeux – Festival del Medioevo

le donne misteriose nell'Arazzo 

La vita quotidiana nell’XI secolo. L’arazzo fornisce informazioni sulla storia della conquista che non compaiono nelle cronache. Costituisce anche un documento di grande importanza per conoscere la vita quotidiana dell’XI secolo: mostra i personaggi vestiti con gli abiti dell’epoca, intenti a partecipare alle attività proprie della nobiltà – come la caccia, i ricevimenti, i banchetti, un’incoronazione o una sepoltura – spesso nella cornice di edifici stilizzati. Alcune sezioni del tessuto raffigurano la vita della gente umile, che lavora nei campi o serve nei palazzi. Le scene in mare o negli arsenali illustrano alcuni aspetti della navigazione e della costruzione di imbarcazioni. Le donne sono poco rappresentate e sempre nei limiti dei ruoli propri dell’epoca. Nell’opera compaiono solo tre figure femminili: una è probabilmente la figlia di Guglielmo, destinata ad andare in sposa ad Aroldo per rafforzare i legami tra le due casate; poi Edith, moglie di Edoardo e sorella di Aroldo, appare nella scienza della morte del sovrano; e una donna anonima che fugge con il figlio da una casa in fiamme, a simboleggiare le vittime di guerra. Gli aspetti bellici hanno una certa rilevanza nell’arazzo: sono raffigurati assedi, accampamenti e tattiche di combattimento della cavalleria normanna e della fanteria pesante inglese. il tessuto continua a stimolare ancor oggi nuovi studi, che ne evidenziano lo status di testimonianza storica senza precedenti.

 

Articolo di Fernando Lillo Redonet filologo classi e scrittore pubblicato su Storica National Geographic del mese di gennaio 2019 – altri testi e immagini da wikipedia.


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